Opere
Il pensiero dell'Artista dedicato all'Archeologia industriale
"Ho sempre ammirato i vecchi edifici industriali, un tempo strumenti dell’uomo, poi abbandonati a sé stessi come cattedrali di un’era industriale finita. Posti isolati, pericolanti, a volte avvolti da una natura selvaggia, pezzi abbandonati, angoli ricolorati dalla maestria della tavolozza del tempo, lo stesso che ne deciderà l'inevitabile decadimento.
Un’azienda vissuta che si trasforma e diventa da sé opera d’arte, mondo inosservato, silenzioso ma vivo, intriso di idee, sogni, sacrifici e fatica umana, opera fantastica e viva di colori, luci, penombre, di metalli ossidati, di mattoni smussati, muri ricolorati di pregiate terre, a volte caduti, soffitti crollati.
Il mio personale omaggio e tutta la passione a questi monumenti, simboli di un passato industriale che oggi vive nella veste dell’arte."
Massimo Contran
EIFFEL1
"Parigi è sempre stata la mia passione, per tutto quello che rappresenta. In particolare la Tour Eiffel, quale simbolo dell'era industriale e della creatività. Perchè non esiste industria senza creatività.
Scendete le scale della Torre, soprattutto all'imbrunire del giorno, quando i primi fari si accendono per illuminarne le strutture metalliche e scoprirete un mondo di tanti quadri come questo, pronti ad essere catturati dall'occhio artistico appassionato: "la meccanica nella sua espressione artistica".
Questo, il primo dei miei Eiffel, nel quale le Ocre fanno da assolute padrone ad ombre di Terra di Cassel a cui ho voluto dedicare una delle mie prime T-Shirt sviluppate per rendere omaggio a questo spettacolo tecnico."
Massimo Contran

MACCHINA TESSILE POLACCA
"Chissà…coincidenze? In un'altra esperienza lavorativa di qualche mese mi ritrovo, sempre per lavoro, in un posto in Polonia, Lodz. Questa città in forte crescita, quanto toccata dalla parte peggiore della seconda guerra mondiale, lascia in eredità un cotonificio con una struttura monumentale e stupenda, rivalutata completamente a fini commerciali. La maggior parte degli operai erano ebrei.. In un'area si trova uno splendido museo del tessile con i macchinari originali, alcuni funzionanti per dimostrazioni. Per l'occhio attento al dettaglio non si puà ignorare la bellezza del metallo che con il tempo assume dei colori incredibili: sporco d'olio, polveri di tessuto, ingranaggi usurati dalle infinite lavorazioni. Un omaggio a tutto questo."
Massimo Contran

MACCHINA TESSILE BIELLESE
"Il mio breve periodo (per lavoro) vissuto a Biella mi ha fatto scoprire un mondo stupendo che è stata l'industria del tessile. Biella è stata per anni il centro del tessile italiano. Oggi rimangono solo pochi marchi importanti, ma è rimasta la storia e la traccia di un glorioso passato e che ha ispirato molte delle mie opere. Città affasciante dall'aria decadente ed industrie abbandonate come cattedrali vuote in un percorso denominato "Strada della Lana". In un museo "ex fabbrica" di Pray ho trovato questi vecchi macchinari per la lavorazione dei tessuti, funzionati all'epoca con la sola forza dell'acqua di un fiume; un'esperienza che mi ha estasiato come un bambino in una nuova stanza dei giochi e regalato ricordi ed ispirazioni incredibili per creare nuove opere: quadri nei quadri... "
Massimo Contran

CALDAIA
Dall'esperienza del monocrmo all'introduzione di un elemento di rottura.
Tecnicamente niente di nuovo nel mondo dell'arte, ma personalmente rappresenta una riflessione e nello stesso tempo un'evoluzione verso qualcosa di indefinito.
Il bisogno di cambiare schemi senza sapere dove questi porteranno. Il giallo quale elemento sempre più portante del cambiamento: luce e provocazione ad osare, per pensare più in largo.
Da una vita fatta di schemi, inquadramenti monocromi a un tarlo colorato che chiede vita.

BARILI GIALLO_BLU
"Dal quadro ad olio alla tecnica mista su carta…!
Partire con una nuova tecnica è stata un'esperienza entusisasmante: pastelli, pennarelli, pastelli ad olio, matite, etc.. La creazione del barile giallo è stata una sequenza continua di idee e disegni, per poi sviluppare nuovi capi da indossare. E' un pò giocare l'arte sull'arte... Ma soprattutto avere riprodotto il senso di oscurità e penombra da cui spunta il barile come lo vidi la prima volta in quell'azienda abbandonata. "
Massimo Contran

ZUCCHERIFICIO
"Lo sviluppo del barile giallo. Entrando in una vecchia azienda piemontese, trovo in un angolo, in mezzo a mobili e pezzi vari accatastati, un barile mezzo arrugginito, che spunta da una quasi nebbiosa penombra, come se stesse a guardare, rimasto lì immobile nel tempo.
Oggetto inanimato da vuotare o riempire, il Barile giallo può rappresentare noi stessi e la paura di aprire quel coperchio per scoprire chi siamo veramente e cosa teniamo ben conservato: un potenziale non espresso, la paura di evadere, di cambiare, di scoprire nuove strade, nuove energie, nuove sfide da affrontare. Oppure lasciarlo chiuso e inanimato per il resto del nostro tempo, come un tarlo colorato in una vita di un sufficiente monocromo.
Da questo quadro nasce l'idea del barile giallo messo al centro di un sovrastruttura fatta di schemi e pilastri consolidati.
Ad esso dedico il valore più iconico del mio stile streewear."
Massimo Contran

MACINA GRANO
"Dal contesto industriale al particolare produttivo, questo quadro rappresenta il mio orientamento personale verso il dettaglio meccanico monocromo del micro mondo industriale e la passione e l'ammirazione per chi progetta macchinari produttivi. Una transazione ideologica per completare il mio percorso artistico industriale. Trasformare una macchina in una forma di 'ritratto meccanico'."
Massimo Contran

EXPLOSION
"L'explosion rappresenta per me il cambiamento, una sorta di metamorfosi interna e sempre più consapevole che nella vita bisogna ascoltare le proprie voci interne quando dicono che è ora di cambiare qualcosa, anche se rischioso.
Nata un po' per divertimento e voglia di giocare informalmente solo con il colore, la prima T shirt sviluppata parte proprio da questo dipinto, che conservo con cura (come Paperon De Paperoni conserva nei fumetti il suo 1° cent ....!).
Il primo prodotto, la prima idea, la prima soddisfazione e la voglia di costruire qualcosa di nuovo: un progetto personale che riesce finalmente a mettere insieme tutte le mie esperienze."
Massimo Contran

FARFALLA E QUADRIFOGLIO
"La passione per un mondo perfetto quale la natura, gli insetti in particolar modo; la passione per le invenzioni degli animali automi dell'inventore Jacques de Vaucanson e di tutto ciò che è movimento meccanico, mi ha inevitabilmente portato a sviluppare idee vivaci colorate. "
Massimo Contran

I CUORI
"Due cuori sviluppati uno dopo l'altro con la e chiavi di accesso, a volte rattoppati e/o danneggiati, consumati dalle esperienze; a volte che si aprono e come un libro a chi dall'altra parte lo merita."
Massimo Contran

SGOMMATA E TOMBINO
"La creatività è una miccia che una volta innescata genere un effetto a cascata e un turbinio di idee con la voglia di mettersi alla prova. Queste due stampe ne sono un esempio. Ogni oggetto che vedevo e realizzavo diventava il padre di una nuova idea. Da quadri ad olio accuratamente pianificati per ottenere il meglio in un periodo di lungo lavoro, a sviluppare disegni intensi ma rapidi per dar spazio a continue nuove idee..."
Massimo Contran
